Pnrr: polemica Franceschini-De Luca su dirigente Mibac – Campania

Pnrr: polemica Franceschini-De Luca su dirigente Mibac – Campania

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Ministro, chieda scusa. Governatore, non ho offeso nessuno


(ANSA) – NAPOLI, 12 FEB – Botta e risposta tra il ministro
della Cultura, Dario Franceschini, e Vincenzo De Luca,
all’indomani della diretta Fb del governatore della Campania nel
corso della quale è stata tirata in ballo la responsabile
dell’ufficio legislativo del Mibac, Annalisa Cipollone, per
dimostrare, nelle intenzioni di De Luca, come un dirigente
ministeriale possa rallentare i progetti del Pnrr.
   
De Luca, a seguito di una lettera della Cipollone in merito ad
una messa in mora relativa ad alcune procedure di
semplificazione approvate dal Consiglio regionale, ieri aveva
detto: “Voi pensate che con le centinaia dottoresse Cipollone
che ci sono nei ministeri saremo in grado di realizzare il Pnrr?
Al massimo potremmo farci un brodino vegetale con tutte le
cipollone sparse nei ministeri, rischiamo di non muovere una
foglia”. Oggi è arrivata la richiesta di scuse avanzata da
Franceschini:
“L’avvocato Annalisa Cipollone, Capo Ufficio Legislativo del
Ministero della Cultura, è una professionista di straordinaria
competenza giuridica, della cui collaborazione io sono
particolarmente orgoglioso. Il Presidente De Luca dovrebbe
cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18
pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania,
anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore
maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi”. Pronta la
risposta di De Luca: “Nessuno ha offeso nessuno. Nel merito, è
in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni,
quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di
confronto preventivo. A chi trasforma una mezza battuta del
tutto innocente, e priva di connessioni con l’anagrafe e la
condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente
inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle
donne occorre affermarlo quando si decide la delegazione dei
ministri nel Governo, e ci si dimentica di garantire una
presenza femminile. Questo è maschilismo vero e indecente, non
le stupidaggini”. (ANSA).
   

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